Il complesso museale etnografico nel quartiere antico di Varosha è composto da due case. La miscela di stili, orientale ed europeo, nella casa Drasova è affascinante: sgabelli a tre gambe, un tavolo basso, una cassapanca e… una scatola di cioccolata “Milka” dall’Austria.
Nell’ampio soggiorno, un tavolino con tappeti a motivi geometrici convive con sedie, mobili viennesi e un samovar russo.
Una camera da letto con un unico enorme letto, su cui hanno dormito dalle 7 alle 27 persone. Nella casa Rash, costruita nel 1835, quasi tutto è già europeo: un tavolo alto e sedie, piatti di porcellana, lampade da tavolo, una cesta a dondolo per bambini, orologi tedeschi, una credenza, una bottiglia di profumo Chanel, il pianoforte su cui è scritto l’inno “Vai, popolo rianimato” e gli effetti personali di questo straordinario e generoso intellettuale, Nencho Rashev.
Ma il luogo più visitato di Varosha è senza dubbio il museo “Vasil Levski”, la cui esposizione fu inaugurata nel 1954 e trasferita in un edificio di nuova costruzione nel 1967. L’attività di Levski e dei suoi collaboratori è presentata attraverso fotografie, sculture e oggetti. Di particolare interesse è la collezione di oggetti personali dell’Apostolo: una scimitarra e una piccola macchina da stampa con sette sigilli realizzati da lui stesso, simili a quelli turchi. Sono esposti anche il fucile di Filippo Totyu, la sciabola di Hristo Ivanov, la Golemia, la rivoltella di Vasil Yonkov e oggetti di altri. Il modello del ponte coperto di Kolyu Ficheto, i ritratti dei membri della legione e le foto dei fondatori del Comitato Centrale Rivoluzionario Bulgaro a Bucarest attirano l’attenzione.
Orario di apertura:
Orario invernale: 9:00 – 12:00 13:00 – 17:00.
Orari estivi: 9:00 – 13:00 14:30 – 18:00. Nessun giorno di riposo.
Ingresso:
adulti – 3,00 BGN,
studenti e pensionati – 2,00 BGN,
pacchetto famiglia – 6,00 BGN.
Contatti:
Indirizzo: Lovech, via “Marin Poplukanov” 14
Tel: +359 68 601 407
