La storia ha tramandato le parole di Felix Kanitz, che, trovandosi in questa città, esclamò con stupore: “La valle di Teteven è magica, di una bellezza incommensurabile!”. L’accogliente conca attraversata dal fiume Vit, circondata dalle imponenti vette Ostrich, Petrahilya, Cherven e Ravni Kamak, è davvero così.
Il primo archeologo ad avviare gli scavi nella regione di Teteven e a studiare i numerosi tumuli funerari e grotte fu Rafail Popov, nato qui. I suoi sforzi portarono a risultati inaspettatamente ricchi e i suoi concittadini decisero di raccoglierli in un museo. Nel 1932, fu eretta una Casa Commemorativa in onore dei caduti in tre guerre: la guerra dei Balcani, la guerra interalleata e la prima guerra mondiale. È qui che oggi, in piazza Sava Mladenov, ha sede il Museo di Storia della Città di Teteven.
Nella sezione “Archeologia” sono esposti strumenti di lavoro del tardo Paleolitico e del Neolitico: un teschio di orso delle caverne, denti di cinghiale, un’ascia di rame, un raschietto di selce, un ago di rame, un’ascia di culto con figure stilizzate, teste di ariete, bue e capra.
Sesterzi in bronzo e argento risalenti all’epoca degli imperatori Traiano e Commodo, un tesoro di oltre 1.300 monete d’argento coniate tra il II e il IV secolo e un’iscrizione che indica che Teteven si trovava entro i confini della provincia di Diptensia sono la prova che vi furono anche insediamenti romani.
Il nome di Teteven viene menzionato per la prima volta in una fonte scritta del 1421 e probabilmente deriva dalla parola “corda”, perché, vista dall’alto, la città assomiglia davvero a una corda d’arco tesa lungo il fiume Vit.
Il XVI e il XVII secolo furono un periodo di prosperità e prosperità per Teteven. La città crebbe, ma le case erano così vicine l’una all’altra che si poteva camminare da un’estremità all’altra dell’insediamento sui tetti. Le opere dei maestri locali venivano offerte non solo nei mercati di Salonicco e Costantinopoli, ma anche in Occidente, in Austria e Germania. Cominciarono a chiamarla “Alton Teteven” /Zlaten Teteven/. C’erano 60 pellegrini in città, migliaia erano pellegrini, che si recavano al monastero di Rila e al monastero di “Zograf”, tre metodi che spiegavano l’attività missionaria.
La prosperità durò fino al 1801, quando Teteven fu devastata e ridotta in cenere dai Kardzhalia. Delle 3.000 case, ne rimasero solo quattro, sebbene i curdi non riuscirono a prenderla con la forza, ma vi entrarono con l’inganno. E ci vollero diversi decenni perché risorgesse dalle rovine e, negli anni ’50 e ’60 del XIX secolo, tornasse a essere uno dei centri artigianali della Bulgaria.
Nel 1871, Vasil Levski fondò uno dei più numerosi comitati rivoluzionari segreti nel vicino villaggio di Glozhene, ma dopo il deplorevole furto del tesoro turco ad Arabakonak, i suoi membri furono arrestati e deportati a Diyarbekir. Il museo conserva un facsimile di una lettera dell’Apostolo a Karavelov con le seguenti significative frasi poco note: “Obshi meritava la morte, ma gli è perdonato per la sua semplicità”. Un altro facsimile è stato conservato nel museo: la confessione di Midhat Pasha secondo cui i bulgari di questa regione furono costretti con la forza ad accettare la fede islamica.
Qualche parola sul brandy di prugne locale, che ha come rivale solo quello prodotto a Trojan. Quando un ospite lo menziona, i teteveniani sorridono e rispondono che sciacquano i bicchieri con il brandy di Trojan prima di bere dal loro. Un’iscrizione nel museo ricorda le significative parole di Ivan Vazov: “Se non fossi venuto a Teteven, sarei stato uno straniero per la madre Bulgaria. Sono stato anche in Svizzera e in altri luoghi d’Europa, ho attraversato la Bulgaria, ma non ho visto una fine più magica”.
Orari di apertura:
Orari di apertura:
Lunedì – Venerdì: 9:00 – 12:00 e 13:00 – 17:00.
Sabato, domenica e festivi: 10:00 – 12:00 e 13:00 – 17:00.
Altro – visita al di fuori dell’orario di apertura e nei fine settimana – si accettano gruppi solo su richiesta.
Biglietti d’ingresso:
Bambini fino a 7 anni – Gratuito;
Studenti, pensionati, persone con disabilità – 1,00 BGN;
Adulti – 3,00 BGN
Presentazione di una conferenza – 3,00 BGN
Riprese video e fotografiche amatoriali nei musei: con videocamera – 3,00 BGN
con macchina fotografica – 1,00 BGN
Riprese professionali – 10,00 BGN
Fornitura di materiali per l’uso da parte del museo: fotocopie di documenti e foto – 2,00 BGN;
fotocopie di materiali del fondo museale – 1,00 BGN
Contatti:
Indirizzo: Teteven, 3 Sava Mladenov Square
Tel: +359 678 52 005
