La ricca collezione della casa-museo “Ivan Vazov” ripercorre i periodi più importanti della vita dello scrittore: dall’infanzia a Sopot, dove completò gli studi primari e secondari, al lavoro come assistente insegnante a Kalofer con il maestro Botjo Petkov, fino agli studi presso la Scuola Diocesana di Plovdiv con Joakim Gruev.
I manoscritti esposti rappresentano la sua ricca opera letteraria, creata nel 1876-1877, quando emigrò in Romania e pubblicò le sue prime raccolte di poesie: “Priaporec e Gusla” e “I dolori della Bulgaria”, e in particolare il suo periodo più proficuo a Plovdiv, quando pubblicò le raccolte di poesie “Gusla”, “Campi e foreste” con “L’epopea dei dimenticati”, i racconti “Mitrofan e Dormidolski”, “Nemili-nedragi” e “Chichovtsi”, oltre a racconti.
Viene ricordato anche il periodo del suo soggiorno a Odessa, sempre da emigrante, dove iniziò a scrivere il romanzo bulgaro più tradotto, “Sotto il giogo”. È noto che dal 1889 Ivan Vazov si stabilì a Sofia, dove creò la rivista “Dennitsa”, “Draski i sharki”, “Paster svyat”, i romanzi “Terra Nuova” e “Kazalarska Tsaritsa”, le raccolte di poesie “Skitnishki pesni”, “Sotto il nostro cielo”, “Leggende a Tsarevets”, “Sotto il tuono delle vittorie”, “Canti per la Macedonia”, “Nuovi echi”, “Yulska kitka”, “La mia pipa odora” e “Non perirà”.
Come è noto, Vazov lasciò questo mondo il 22 settembre 1921, amato da tutta la nazione, un fenomeno raro nella nostra storia. Le sue opere sono state tradotte in più di 50 lingue e hanno viaggiato in tutto il mondo fin dal XIX secolo.
I successi letterari del grande poeta oscurano il suo straordinario contributo al turismo bulgaro. Molto prima del 1895, anno in cui fu effettuata la prima scalata organizzata del Cherni Vrah, Ivan Vazov, insieme a un gruppo dell’allora élite di Sofia, proveniente da Knyazhevo, raggiunse la cima del Vitoshka attraverso i Ponti d’Oro. Ma visitò e descrisse non solo questa montagna, ma anche il Rila, i Rodopi, la Sredna Gora, il Viskyar e numerosi altri angoli paradisiaci.
Citiamo solo ciò che ha condiviso dopo una visita in Svizzera: “Ho viaggiato attraverso la Svizzera, ho visto le Alpi con i loro laghi azzurri e i ghiacciai eterni dei loro picchi, che alzano le loro fronti insondabili al cielo. Questa natura mi è estranea, e io sono estraneo ad essa. L’ho ammirata, ma non l’ho amata. E la Bulgaria? Tutto mi è nativo, vicino al mio cuore e alla mia anima. Ogni bosco, valle, roccia, cima mi parla in una lingua che capisco, sento che sono miei, i nostri bulgari, e io sono loro, quasi carne della loro carne, un’aria e un sole ci hanno uniti. Ogni sua bellezza mi è così cara, ogni sua maestà è più grande di me e mi rende orgoglioso.”
Non è un caso che l’iniziativa della Televisione Nazionale Bulgara “La Grande Lettura”, tenutasi nel 2009, volta a scoprire il romanzo preferito dai bulgari, abbia designato “Sotto il Giogo” di Ivan Vazov come il preferito indiscusso. Si è scoperto che, nonostante lo scetticismo e il pellegrinaggio all’estero, il sentimento di appartenenza nazionale tra i bulgari non si è esaurito, ma è vivo e vibrante. Il tempo, giudice autorevole per eccellenza, ha dimostrato in modo incontrovertibile che il poeta, giustamente intitolato POPOLO, aveva il diritto di scrivere le parole orgogliose ma vere: “E i miei canti saranno ancora letti!”.
Orari di apertura estivi:
Lunedì – Sabato: 09:00 – 17:00
Domenica: 09:00 – 17:00
Orari di apertura invernali:
Lunedì – Sabato: 08:30 – 16:45
Domenica: 09:00 – 16:00 45
Biglietti d’ingresso:
Per una visita a ogni singolo sito, alunni, studenti e pensionati – 2,00 BGN.
Adulti – 4,00 BGN.
studenti/mulino, studenti e pensionati – 6,00 BGN
adulti – 12,00 BGN
biglietto famiglia – 24,00 BGN
Servizi aggiuntivi: Talk – 10,00 BGN
Contatti:
Indirizzo: città di Sopot, comune di Sopot, regione di Plovdiv, via Vasil Levski 1
Tel: +359 (0) 3134 86 50
Tel: +359 878694734
